Come è nato il marchio Pureco

Come è nato il marchio Pureco

Ci sono storie che meritano di essere raccontate e, ancor di più, di essere vissute. Ci sono storie che nascono da una passione coltivata in famiglia, fin da piccoli, e che poi si nutrono di conoscenza e attaccamento al lavoro, passo dopo passo, obiettivo dopo obiettivo. E che, negli anni, si fortificano e diventano realtà. 

Il marchio Pureco è nato proprio così. Dal desiderio di sperimentare qualcosa di diverso e innovativo in ambito cosmetico, per rendere la beauty-routine al passo con i tempi e le esigenze delle persone. “Il nome stesso, Pureco, in esperanto, significa naturalezza e purezza” conferma Alice Pattarini, responsabile Ricerca e Sviluppo di Intercon e ideatrice del brand.
Che, a tre anni dalla sua nascita e forte del know how produttivo consolidato dell’azienda, vuole continuare a crescere puntando sui valori che lo hanno sempre accompagnato. Con Alice, abbiamo voluto proprio approfondire la storia di Pureco e i suoi obiettivi futuri. 


Come è nata la tua passione per il mondo della cosmesi?
“A casa ho sempre sentito parlare di cosmetica, perché la ditta (Intercon, ndr) è stata fondata da mio zio nel 1994 e successivamente presa in mano da mio papà (Guido Pattarini, titolare di Intercon, ndr.): fin da piccola, sono sempre venuta in azienda, sono sempre stata incuriosita dai flaconi, dalle formule, dalle varie profumazioni. E mi sono naturalmente appassionata a questo settore. Successivamente, attraverso gli studi universitari nell’ambito della Biologia, ho ulteriormente approfondito tutto il mondo cosmetico, sia per quanto riguarda il terzismo sia nel campo della Ricerca e Sviluppo”.


Quando è nata l’idea di Pureco e come è stata tramutata in realtà?
“Quando sono entrata in azienda, mi occupavo di Controllo Qualità e, nel tempo libero, ho cominciato ad approfondire le formule e a sperimentarle per le mie esigenze: poi, ho iniziato a farle testare a mia sorella, a mia mamma, alle mie amiche, qui in Intercon e ho scoperto che piacevano. Il desiderio di mio papà è sempre stato quello di lanciare una nostra linea di prodotti e, a partire dal 2018, l’abbiamo tramutato in realtà. La mia impronta da biologa ha fatto il resto: quelle di Pureco sono formule particolari, sviluppate con attivi naturali e studiati ad hoc per la cura della persona”.


Come si sono evolute negli anni le formulazioni?
“L’impronta è sempre quella del naturale e alla base dei prodotti Pureco c’è una grande ricerca da parte mia e delle mie colleghe sugli attivi, che devono essere sempre testati. Al tempo stesso, abbiamo continuato a studiare i trend del mercato, per rimanere al passo con i tempi”.


Naturale e sostenibilità sono due concetti chiave per Pureco. Ora quali sono gli obiettivi futuri?
“L’idea è proseguire sulla linea del naturale e del sostenibile, sull’onda di quello che ci chiedono i nostri clienti e, in generale, il mercato. Quando parliamo di sostenibile, intendiamo anche e soprattutto l’utilizzo di energia pulita per creare i nostri prodotti e la scelta di packaging riciclabile”


Come immagini Pureco tra dieci anni? Quali saranno i prossimi step della crescita del brand?
“Immagino e spero che tra dieci anni l’offerta Pureco sarà caratterizzata da tante nuove formule in aggiunta a quelle attuale. I progetti sono numerosi: posso anticipare che nei prossimi mesi abbiamo in programma un restyling corposo della nostra linea, con diverse novità in arrivo”. Dunque, sguardo proteso al futuro, senza dimenticare le solide radici del passato e del presente.

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